XLVI Manifestazione Giovani Alfieri e Tamburini
02 Ottobre 2021
Veronica Sali, Presidente Gruppo Piccoli della Contrada della Torre
Sono molto contenta che anche quest’anno il Minimasgalano si sia potuto effettuare e che le condizioni attuali abbiamo permesso, se non una edizione “normale” quanto meno una manifestazione che si sta gradualmente riappropriando dei suoi rituali. Ringrazio sinceramente e sentitamente i miei collaboratori e tutto il gruppo piccoli perché anche quest’anno, per quanto la situazione attuale ci consenta un cauto ottimismo, l’organizzazione è stata molto complessa e articolata al fine di poter, comunque, garantire la sicurezza necessaria per i bambini e gli accompagnatori.
Grazie alla dirigenza della Contrada della Torre per il supporto. all’ Istituto Interdiocesano per il Sostentamento del Clero della Diocesi di Siena per aver offerto l’opera e un ringraziamento speciale all’artista e amica Laura Brocchi. Un’opera rilevante che sottolinea ancora una volta l’importanza che questa manifestazione sempre di più occupa nel calendario contradaiolo.
Grazie al Comitato amici del Palio che sarà ancora al nostro fianco per giudicare con correttezza e imparzialità le giovani terne di alfieri e tamburini.
L’opera che presentiamo è un condensato di emozioni e sentimenti correlate e legate al soggetto committente: un’altra istituzione della nostra città che si mette a disposizione della collettività e delle giovani generazioni per farsi conoscere ma soprattutto per fornire un servizio ai piccoli di tutte le Contrade questa volta nel ricordo anche di grandi sacerdoti del passato.
Anche quest’anno, come sempre in tutte le 45 precedenti edizioni, i piccoli alfieri e tamburini di tutte le contrade mostreranno il loro orgoglio di appartenere ai propri colori in un disegno che sarà come sempre corale e di popolo.
TAMBURINO
Parentini Duccio
ALFIERI
Fracassi Giacomo
Fanetti Francesco
TAMBURINO
Di Blasi Davide
ALFIERI
Benedetti Alessandro
Benedetti Leonardo
TAMBURINO
Mandarini Paolo
ALFIERI
Simoni Cesare
Sarrini Cesare
TAMBURINO
Camiolo Simone
ALFIERI
Coselschi Giulio
Buccianti Renato
TAMBURINO
Torsoli Daniele
ALFIERI
Piccini Bernardo
Bassi Niccolò
TAMBURINO
Bagnolesi Jacopo
ALFIERI
Pettorali Guido
Mariottini Niccolò
TAMBURINO
D’Angeli Geremia
ALFIERI
Brocchi Cosimo
Bartali Niccolò
TAMBURINO
Manganelli Jacopo
ALFIERI
Fantuzzi Giacomo
Ierardi Pietro
TAMBURINO
Regoli Lorenzo
ALFIERI
Vigni Lapo
Bagnolesi Niccolò
TAMBURINO
Turano Duccio
ALFIERI
Incarnato Francesco
Vegni Bernardo
TAMBURINO
Orsini Bernardo
ALFIERI
Guasparri Roberto
Bartali Pietro
TAMBURINO
Bossini Giovanni
ALFIERI
Polemi Tommaso
Rugani Vieri
TAMBURINO
Guasparri Matteo
ALFIERI
Baiguini Filippo
Fattorini Alessandro
TAMBURINO
Landi Steno
ALFIERI
Pacchierotti Giulio
Christian Boldrini
TAMBURINO
Nencini Lorenzo
ALFIERI
Machetti Pietro
Cencini Federico
TAMBURINO
Corsi Filippo
ALFIERI
Sensi Guglielmo
Masi Valentino
TAMBURINO
Balestri Francesco
ALFIERI
Bonin Alessandro
Matino Simone
Commissione
Sambucci Massimo
Peccianti Nicola
Guideri Cesare
Visibelli Andrea
Cinaglia marco
Bartali Gabriele
Gessani Aldo
Premio realizzato da Laura Brocchi e donato dall’Istituto Interdiocesano per il Sostentamento del Clero
Quello che viene presentato è il 6° premio per la Manifestazione Giovani Alfieri e Tamburini che Laura Brocchi è stata chiamata a realizzare e che ha creato in prima persona dalla ideazione del bozzetto alla realizzazione finale.
È un premio che l’artista sente assai vicino alla sua storia, alle sue passioni in quanto rappresenta il momento culminante di una competizione che vede i ragazzi delle Contrade per la prima volta rappresentare i propri colori, con l’orgoglio, la partecipazione e i sentimenti che hanno appreso dai grandi. È il seme che viene piantato nel cuore di bambini che, crescendo, riusciranno a loro volta a trasmetterlo ad altri, in un continuo rinnovarsi di una tradizione che rivive anno dopo anno.
Proprio intorno al significato più profondo che caratterizza questo importante appuntamento che scandisce la crescita dei ragazzi delle 17 Contrade di Siena Laura Brocchi ha ideato e realizzato questa opera. È un’opera che rappresenta un ponte ideale tra il passato e il futuro, tra la tradizione e una visione sempre nuova dell’essere Contrada e dell’essere in Contrada. Così come un ponte tra il passato e il futuro sono questi ragazzi che si affrontano per la prima volta in Piazza per rappresentare al meglio i colori che nel loro futuro caratterizzeranno i momenti più importanti della loro vita, in una storia personale e familiare che dal passato si protende verso il futuro.
Un primo omaggio alla creatività e inventiva dei giovani che sono i veri protagonisti della manifestazione Laura Brocchi lo fa reinterpretando in maniera nuova e libera degli emblemi di Contrada. Gli stemmi delle Consorelle infatti sono rappresentati attraverso specifici particolari degli animali totemici che, pur nella loro riconoscibilità, mostrano una propria interpretazione dell’artista. Ma tale modernità che denota i simboli di Contrada si inserisce tuttavia nella più vera tradizione senese dal momento che sono incisi con l’antica tecnica del bulino e del cesello su un disco in rame che riprende nella forma il tondo del tamburo. Sulle orme delle opere della pittura sacra senese del Trecento, il disco in rame è ricoperto di uno strato di oro a foglia. Lo splendore dell’oro impreziosirà il metallo e gli donerà l’aspetto e l’energia del sole, simbolo della vita che si rinnova nei giovani.
Sul davanti, a guisa di una bandiera che si staglia nel cielo e si muove al vento, è stato modellato il profilo della Cattedrale di Siena: le cuspidi del Duomo prendono forma grazie a un piccolo quadrello di ferro modellato a mano al fuoco che, pur nella materialità del metallo, danno l’idea della leggerezza e dello slancio verso l’alto delle architetture gotiche, così come delle bandiere delle 17 Consorelle.
Il profilo della Cattedrale rimanda, riprendendone il logo, al committente Istituto Interdiocesano per il sostentamento del clero; committenza che si ritrova espressa anche nella figura di un sacerdote, incisa sul disco metallico, che accoglie con le braccia aperte i giovani di tutte le Contrade. E ancora nella base all’opera: uno zoccolo in marmo della Montagnola e pietra verde di Vallerano, materiali che rivestono nella loro caratteristica alternanza l’intero Duomo di Siena.